domenica 19 aprile 2020

STEP #06

RETROAZIONE NELLA LETTERATURA

Il concetto di retroazione inteso come feedback lo possiamo trovare in moltissimi libri di narrativa, poiché la maggior parte delle volte è proprio grazie ai feedback continui provenienti dall'ambiente esterno che il protagonista costruisce la sua maturazione.

Secondo me l'autore che più indaga sulla retroazione è Primo Levi.
Primo Levi(1919-1987)
(link immagine)
Lo scrittore piemontese infatti crea una vera e propria teoria della retroazione. Retroazione è anche la forza che permette ad un organismo (sia un organismo cellulare che un apparecchio meccanico) di mantenere una stabilità di fronte a un cambiamento di condizioni dettato dal mondo esterno, e di riuscire quindi ad autoregolarsi e ritornare allo stato precedente.
Condizione che Primo Levi ha dovuto affrontare nella maniera più cruda e crudele immaginabile. Ma il suo pensiero va oltre questo.
Nei libri di Levi, in particolare in "Se questo è un uomo" notiamo continuamente metaforici movimenti verticali su/giù,  nei quali l'uomo può trovare una sorta di benessere solamente nella posizione intermedia, perché nessun essere umano può resistere nelle condizioni limite.
Ed è proprio la retroazione la forza in grado di far risalire l'uomo quando è gettato sul fondo, o farlo scendere quando troppo verso l'alto. Nel libro il capitolo che narra l'ingresso nel campo è intitolato "sul fondo", mentre quello dedicato alla partenza dal campo è intitolato "La risalita" andando ad alludere a un movimento verso l'alto. Nel campo di concentramento Levi riesce a rialzarsi dal punto più basso possibile, essere trattato come un rifiuto, privato della stessa natura umana, grazie alla forza di retroazione, che nel suo caso sono la conoscenza e la cultura che gli ricordano di essere in primis una persona ed una persona pensante.

Levi è un grandissimo amante della Divina Commedia,la riprende infatti spesso in "se questo è un uomo", il viaggio fatto da Dante dalla discesa negli inferi fino alla salita al paradiso è metafora della vita.

Levi crede che la retroazione finalizzata a un equilibrio sia la nostra forza contro il caos, ma con l'avanzare del tempo nota come questa forza stia venendo sempre meno e come ormai si stia spegnendo, fino ad arrivare a un momento in cui l'uomo non disporrà più di nessuna forza per ristabilire i parametri di equilibrio.
 “Il disagio che pesa su di noi in questi anni nasce di qui: non percepiamo più forze di richiamo, omeostasi, retroazioni. Il mondo ci sembra avanzare verso una qualche rovina e ci limitiamo a sperare che l’avanzata sia lenta” ("L'asimmetria e la vita", il brutto potere,raccolta di saggi di Primo levi a cura di Marco Belpoliti,Einaudi editore 2002).

Un sistema di retroazione più diretto lo possiamo trovare ad esempio nel "Canto di Natale" di Charles Dickens prendendo in considerazione la retroazione come la capacità di un sistema di tenere conto dei risultati di uscita per modificare le caratteristiche del sistema stesso.
Il protagonista Ebenezer Scrooge, riesce ad ottenere un cambiamento e a modificare i suoi comportamenti grazie alla totale presa di coscienza (aiutato dai fantasmi del passato presente e futuro) delle sue azioni, e di quello che queste azioni scaturivano nelle persone di fianco a lui.

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